La firma della prima generazione sigilla le bottiglie più pregiate di Famiglia, in cui è racchiusa tutta la cultura enologica e la tradizione vitivinicola dei grandi vini veneti scelti ed interpretati dalla terza generazione Pasqua. Le nuove generazioni hanno voluto valorizzare questi gioielli enoici, per raccontare una lunga storia fatta di passione e amore per il vino. Una storia che risale a tempi lontani, in cui i fondatori erano soliti distinguere le migliori bottiglie, riservate alla famiglia stessa e a pochi amici, con una firma veloce tracciata da un gessetto bianco. E’ alle sue radici e all’esperienza di diverse generazioni, che la famiglia Pasqua si è ispirata per produrre una linea esclusiva di bottiglie dedicate ai fondatori quale giusto riconoscimento alla loro attività, dedizione e duro lavoro. La produzione dell’Azienda riflette la politica di valorizzazione della tradizione e del territorio ed è focalizzata sui vini tipici veronesi.
Fondata nel 1980, Cecilia Beretta - gioiello di proprietà della famiglia Pasqua - propone una selezione di vini realizzati con uve provenienti da vigneti della Valpolicella e del Soave, di cui vengono esaltate le caratteristiche varietali. Negli ultimi anni è stato avviato un profondo rinnovamento di alcuni dei vini più rappresentativi avvalendosi di una figura unica della vitivinicoltura, Graziana Grassini, tra le prime donne winemaker in Italia, erede del grande Giacomo Tachis. Tutti i vigneti controllati e di proprietà sono in conversione a biologico, processo che si concluderà nel 2026.
Il progetto Cascina San Vincenzo rappresenta una nuova tappa del percorso della cantina verso una cultura enologica più sostenibile. L’aver cura del futuro è un gesto quotidiano. La coltivazione a biologico esprime l’impegno verso una produzione sostenibile dei due vini principe della tradizione veronese: l’Amarone e il Valpolicella. Situate in Valpantena, a 8 km a nord del crinale di Mizzole e ad una altitudine di 350 metri s.l.d.m, le vigne di 20 anni, da sempre coltivate a biologico, occupano una superficie di circa 4 ettari. Il nome trae origine dalla presenza in passato di una chiesa dedicata al culto di San Vincenzo.
Pasqua Vigneti e Cantine, attraverso le diverse etichette, fornisce una vasta scelta di prodotti di alta qualità che soddisfano diversi stili e abitudini di consumo. Oggi, con la presentazione del manifesto Pasqua House of the Unconventional, l’azienda vuole essere un laboratorio di ricerca, uno spazio di confronto dove la qualità e la creatività sono protagoniste. Gli icons sono i fuoriclasse della produzione Pasqua, gli ambasciatori del marchio Pasqua nel mondo
DLZ esprime la visione internazionale della cantina, che con un linguaggio di rottura non rinnega la propria identità italiana ma la interpreta e ne enfatizza l’imprinting in modo innovativo. Questo vino è fiero nello stile e nel linguaggio, con schiettezza e senza timore per i codici convenzionali, volutamente evocativo, come spesso avviene nella genesi delle etichette in Pasqua. Nel nome c’è nascosto un significato e un enigma. L’acronimo gioca con il messaggio contemporaneo che evoca (Desire, Lush and Zin) e con il nome del vitigno che di questo vino è protagonista. Il vitigno è italiano (Primitivo) ma con origini internazionali (Zinfandel), esprimendo già con queste caratteristiche la personalità del vino.